lunedì 1 ottobre 2012

La fatica di linkarsi...

Ho costruito il mio sito web ai tempi in cui si navigava a 56K, velocità teorica che i modem non raggiungevano mai, nemmeno se la linea era perfetta. I manuali dell'epoca consigliavano di fare pagine leggere, senza esagerare con la grafica, di modo che potessero essere caricate anche dagli utenti più lenti, prima che l'attesa stenuante li facesse desistere. Oggi con le fibre ottiche, con l'ADSL a 20 mega il panorama è cambiato, puoi permetterti cose che solo fino a qualche anno fa non erano immaginabili. La grafica del mio sito è vecchia, è superata, me lo dicono in tanti, tuttavia io non la cambierò, non ne ho nessuna intenzione. Ho affrontato da solo la sfida dell'indicizzazione sui motori di ricerca. C'erano consulenti o presunti tali che chiedevano milioni di lire per un buon posizionamento, ma io non ho mai avuto milioni da spendere in pubblicità e anche quando ho speso poco me ne sono sempre pentito e allora non mi restava altro che mettermi al lavoro per farmelo da solo. Dopo aver girato inutilmente per tutto il web alla ricerca di ciò che ciascuno si tiene per se, pensai che si poteva fare una cosa molto semplice: prendere la pagina del primo sito che compariva sul motore di ricerca e capire cosa c'era dentro. E così scoprii che quell'azienda aveva nascosto una sfilza di "montepulciano" sulla pagine iniziale, sequenza che era invisibile al navigatore, a meno che non avesse convertito la pagine in html, come feci io. E così presi la mia bella index.htm e ci infilai dentro una sfilza grande il triplo di quella che avevo visto e per qualche settimana riuscii a piazzarmi tra i primi nella classifica. Poi venne Google, che richiedeva d'essere linkati e allora cominciai a linkarmi su tutti i siti che lo consentivano, ma inutile linkarsi all'altro capo del mondo, pensavo, là non mi cercheranno mai, dovevo linkarmi sui siti legati alla mia città, con la quale la mia attività ha attinenza. E così un bel giorno navigando sul sito municipale, mi accorgo che fra le aziende vinicole locali la mia non c'è! Strano, penso, eppure sono più di 100 anni che la mia famiglia si occupa di vino da queste parti, non ho mai avuto difficoltà tra giuliesi a far capire chi ero e dove abitavo, inoltre gli ispettori delle asl, dei nas, del icrf, dell'utif, dell'inps, solo per citarne qualcuno, sembrano conoscerci fin troppo bene. E allora scrivo una bella emailina, dove spiego tutto, do il link, non chiedo niente di più degli altri, ma loro non rispondono. Ho continuato a scrivere nel tempo nella vana speranza che qualche dipendente comunale magari un bel giorno inavvertitamente pigi il pulsante sbagliato e scarichi la posta del sito. L'ultima email che ho scritto la voglio proprio riportare, cosicchè almeno su questo blog si saprà cosa avevo da dire...
"Ho un'azienda vinicola a Giulianova Spiaggia da più di 100 anni... tuttavia voi non ne sapete niente, forse perchè siete tutti di Giulianova paese?

Ci sono stati degli anni in cui avevamo talmente tante vasche in fermentazione che l'odore del mosto si sentiva perfino in piazza Fosse Ardeatine... ma voi siete di Giulianova paese...

Ho un sito web (www.lattanzivini.it) che da prima che voi esisteste parla di Giulianova, racconta la storia del vino a Giulianova, e linka su Di Remigio che racconta come si parla a Giulianova...

C'è una mappa della rocca dove con qualche click si può visitare ciò che ne rimane e io non sono un grafico, non sono un fotografo, non sono un informatico, sono solo un produttore di vini che ogni tanto passa al protocollo per farsi timbrare qualche bolla... e a questo punto immagino che quando me ne vado si chiederanno “Ma ci er quòll?”

era Domenico Lattanzi



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