Ho costruito il mio sito web ai tempi
in cui si navigava a 56K, velocità teorica che i modem non
raggiungevano mai, nemmeno se la linea era perfetta. I manuali
dell'epoca consigliavano di fare pagine leggere, senza esagerare con
la grafica, di modo che potessero essere caricate anche dagli utenti
più lenti, prima che l'attesa stenuante li facesse desistere. Oggi
con le fibre ottiche, con l'ADSL a 20 mega il panorama è cambiato,
puoi permetterti cose che solo fino a qualche anno fa non erano
immaginabili. La grafica del mio sito è vecchia, è superata, me lo
dicono in tanti, tuttavia io non la cambierò, non ne ho nessuna
intenzione. Ho affrontato da solo la sfida dell'indicizzazione sui
motori di ricerca. C'erano consulenti o presunti tali che chiedevano
milioni di lire per un buon posizionamento, ma io non ho mai avuto
milioni da spendere in pubblicità e anche quando ho speso poco me ne
sono sempre pentito e allora non mi restava altro che mettermi al
lavoro per farmelo da solo. Dopo aver girato inutilmente per tutto il
web alla ricerca di ciò che ciascuno si tiene per se, pensai che si
poteva fare una cosa molto semplice: prendere la pagina del primo
sito che compariva sul motore di ricerca e capire cosa c'era dentro.
E così scoprii che quell'azienda aveva nascosto una sfilza di
"montepulciano" sulla pagine iniziale, sequenza che era
invisibile al navigatore, a meno che non avesse convertito la pagine
in html, come feci io. E così presi la mia bella index.htm e ci
infilai dentro una sfilza grande il triplo di quella che avevo visto
e per qualche settimana riuscii a piazzarmi tra i primi nella
classifica. Poi venne Google, che richiedeva d'essere linkati e
allora cominciai a linkarmi su tutti i siti che lo consentivano, ma
inutile linkarsi all'altro capo del mondo, pensavo, là non mi
cercheranno mai, dovevo linkarmi sui siti legati alla mia città, con
la quale la mia attività ha attinenza. E così un bel giorno
navigando sul sito municipale, mi accorgo che fra le aziende vinicole
locali la mia non c'è! Strano, penso, eppure sono più di 100 anni
che la mia famiglia si occupa di vino da queste parti, non ho mai
avuto difficoltà tra giuliesi a far capire chi ero e dove abitavo,
inoltre gli ispettori delle asl, dei nas, del icrf, dell'utif,
dell'inps, solo per citarne qualcuno, sembrano conoscerci fin troppo
bene. E allora scrivo una bella emailina, dove spiego tutto, do il
link, non chiedo niente di più degli altri, ma loro non rispondono.
Ho continuato a scrivere nel tempo nella vana speranza che qualche
dipendente comunale magari un bel giorno inavvertitamente pigi il
pulsante sbagliato e scarichi la posta del sito. L'ultima email che
ho scritto la voglio proprio riportare, cosicchè almeno su questo
blog si saprà cosa avevo da dire...
"Ho un'azienda vinicola a Giulianova Spiaggia da più di 100 anni... tuttavia voi non ne sapete niente, forse perchè siete tutti di Giulianova paese?
Ci sono stati degli anni in cui avevamo talmente tante vasche in fermentazione che l'odore del mosto si sentiva perfino in piazza Fosse Ardeatine... ma voi siete di Giulianova paese...
Ho un sito web (www.lattanzivini.it) che da prima che voi esisteste parla di Giulianova, racconta la storia del vino a Giulianova, e linka su Di Remigio che racconta come si parla a Giulianova...
C'è una mappa della rocca dove con qualche click si può visitare ciò che ne rimane e io non sono un grafico, non sono un fotografo, non sono un informatico, sono solo un produttore di vini che ogni tanto passa al protocollo per farsi timbrare qualche bolla... e a questo punto immagino che quando me ne vado si chiederanno “Ma ci er quòll?”
era Domenico Lattanzi
"Ho un'azienda vinicola a Giulianova Spiaggia da più di 100 anni... tuttavia voi non ne sapete niente, forse perchè siete tutti di Giulianova paese?
Ci sono stati degli anni in cui avevamo talmente tante vasche in fermentazione che l'odore del mosto si sentiva perfino in piazza Fosse Ardeatine... ma voi siete di Giulianova paese...
Ho un sito web (www.lattanzivini.it) che da prima che voi esisteste parla di Giulianova, racconta la storia del vino a Giulianova, e linka su Di Remigio che racconta come si parla a Giulianova...
C'è una mappa della rocca dove con qualche click si può visitare ciò che ne rimane e io non sono un grafico, non sono un fotografo, non sono un informatico, sono solo un produttore di vini che ogni tanto passa al protocollo per farsi timbrare qualche bolla... e a questo punto immagino che quando me ne vado si chiederanno “Ma ci er quòll?”
era Domenico Lattanzi
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