lunedì 1 ottobre 2012

Montepagano 2011

Questa sera termina la nostra presenza alla mostra dei vini di Montepagano. Voglio postare delle riflessioni ancor prima che l'evento abbia fine.


Innanzitutto voglio rilevare di positivo l'approccio intelligente delle giovani generazioni al consumo del vino, privo di preconcetti su come debba essere o non essere, capace di entusiasmarsi per ciò che veramente li colpisce e lontani mille mglia da tutti quelli che hanno già capito tutto e per i quali il mondo, questo e non solo questo, non riserva più sorprese. Spero e voglio loro augurare che non diventino mai come questi ultimi. In ogni caso se così stanno le cose il futuro vedrà dissolversi le posizioni di rendita faticosamente guadagnate in anni ed anni di certosina comunicazione aziendale e ad ogni nuova stagione bisognerà trovare le energie per rimettersi in gioco. Di positivo ancora la bellezza del centro storico di Montepagano, delle sue cantine tipiche quali quella che ci è stata assegnata, e del percorso che passando per le splendide e non ancor cementificate colline di Villa Maisè ne rende sempre più piacevole la visita. Di negativo invece c'è il solito. I Big beccano i posti migliori e chi non è nessuno continua a non esserlo. Di sommelier, a parte la presenza istituzionale di Adua Prezzemolo Villa, neanche l'ombra. Ieri sera ho anche scoperto che "visita guidata alle cantine", non significa che ti spiegano qualcosa di ciò che stai bevendo, ma più semplicemente che ti accompagnano agli stands dei vini, forse per timore che tu ti perda per le vie di quel labirinto che è Montepagano e che di te non se ne sappia più nulla. E', fondamentalmente, una questione di coscienza. La cucina tipica poi è il lato peggiore, perchè evidentemente la chitarra con le pallotte, le mazzarelle, da soli non ci possono stare. No, bisogna abbinarci il solito porchettaro, un bel piatto di strozzapreti all'ortolana (prodotto tipico della ristorazione furba), tanto i turisti che cavolo ne sanno dei nostri piatti tipici? Oh no! Che stupido a non averci pensato! Scusatemi, scusatemi proprio. Gli strozzapreti, la porchetta, non sono per i turisti, ma per noi abruzzesi... che stupido...

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