Estate 2009
Finalmante una bella iniziativa per le aziende abruzzesi che riporto " L’Assessorato Agricoltura e l’ARSSA (Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo) stanno predisponendo una campagna promozionale presso gli ipermercati con l’obiettivo di proporre ai consumatori il patrimonio enogastronomico della nostra regione. I centri commerciali interessati all’iniziativa sono ubicati nelle città di Roma, Milano e Torino. Negli spazi di servizio dei centri commerciali saranno allestiti degli stand aventi il duplice compito di informare i consumatori sul patrimonio enogastronomico abruzzese in un’ottica di promozione del territorio e di proporre in vendita i prodotti delle aziende abruzzesi. Ogni singola azienda potrà avvalersi di un box in cui operare la vendita dei propri prodotti o delegare le attività ad un operatore di servizi.". Non se ne poteva più dello strapotere dei prodotti tipici marchigiani! Persino tra i terremotati dell'Aquila, ho visto in tv un'azienda di Campofilone (AP) che aveva portato i suoi maccheroncini tipici agli sfollati delle tendopoli. Noi abruzzesi, che si potrebbe quasi dire che la pasta, i maccheroni almeno, li abbiamo inventati noi, che abbiamo inventato anche uno strumento particolare per farli, la chitarra, che tanto ci piace di esibire, ebbene noi non c'eravamo. Come non c'era il produttore di latte abruzzese, che disperde il suo prodotto sui campi perchè le tendopoli consumano il latte che proviene probabilmente dalle Marche, come non c'era l'allevatore di pecore, perchè gli agnelli per il pranzo di Pasqua non erano quelli allevati da loro. Si fa un gran parlare sui media di comprare prodotti abruzzesi, di comprare vacanze in Abruzzo e poi? E poi succede che i prodotti abruzzesi non riescono a stare nemmeno sul mercato abruzzese. Ma non è da oggi che succede questo. Abbiamo una varietà tipica di lenticchie che è quella di S.Stefano di Sessanio, che da sempre è praticamente introvabile nei nostri supermercati, dove invece si trovano quelle canadesi, quelle di Colfiorito, le Marche ancora una volta! Dove a volte non si trova nemmeno il pane cotto dai forni locali, però, per fortuna, si trova il pane di Altamura, che bello. Che grande cosa che sono questi nostri supermercati, che hanno tutti la sede legale nelle Marche, che ci consentono di comprare i simpatici prodotti stranieri e di fare a meno di quei musoni dei nostri conterranei! Se fossero venuti una ventina d'anni fa forse ci avrebbero evitato tutto questo inutile pullulare di produttori di vini, di formaggi, di olio, di pasta, di sottaceti, di liquori che affollano i mercatini... ma insomma, non ci basta mai? Ma del resto che vado dicendo? Quale è il problema? Tutti possono stare dentro i supermercati, basta pagare i listings....
Finalmante una bella iniziativa per le aziende abruzzesi che riporto " L’Assessorato Agricoltura e l’ARSSA (Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo) stanno predisponendo una campagna promozionale presso gli ipermercati con l’obiettivo di proporre ai consumatori il patrimonio enogastronomico della nostra regione. I centri commerciali interessati all’iniziativa sono ubicati nelle città di Roma, Milano e Torino. Negli spazi di servizio dei centri commerciali saranno allestiti degli stand aventi il duplice compito di informare i consumatori sul patrimonio enogastronomico abruzzese in un’ottica di promozione del territorio e di proporre in vendita i prodotti delle aziende abruzzesi. Ogni singola azienda potrà avvalersi di un box in cui operare la vendita dei propri prodotti o delegare le attività ad un operatore di servizi.". Non se ne poteva più dello strapotere dei prodotti tipici marchigiani! Persino tra i terremotati dell'Aquila, ho visto in tv un'azienda di Campofilone (AP) che aveva portato i suoi maccheroncini tipici agli sfollati delle tendopoli. Noi abruzzesi, che si potrebbe quasi dire che la pasta, i maccheroni almeno, li abbiamo inventati noi, che abbiamo inventato anche uno strumento particolare per farli, la chitarra, che tanto ci piace di esibire, ebbene noi non c'eravamo. Come non c'era il produttore di latte abruzzese, che disperde il suo prodotto sui campi perchè le tendopoli consumano il latte che proviene probabilmente dalle Marche, come non c'era l'allevatore di pecore, perchè gli agnelli per il pranzo di Pasqua non erano quelli allevati da loro. Si fa un gran parlare sui media di comprare prodotti abruzzesi, di comprare vacanze in Abruzzo e poi? E poi succede che i prodotti abruzzesi non riescono a stare nemmeno sul mercato abruzzese. Ma non è da oggi che succede questo. Abbiamo una varietà tipica di lenticchie che è quella di S.Stefano di Sessanio, che da sempre è praticamente introvabile nei nostri supermercati, dove invece si trovano quelle canadesi, quelle di Colfiorito, le Marche ancora una volta! Dove a volte non si trova nemmeno il pane cotto dai forni locali, però, per fortuna, si trova il pane di Altamura, che bello. Che grande cosa che sono questi nostri supermercati, che hanno tutti la sede legale nelle Marche, che ci consentono di comprare i simpatici prodotti stranieri e di fare a meno di quei musoni dei nostri conterranei! Se fossero venuti una ventina d'anni fa forse ci avrebbero evitato tutto questo inutile pullulare di produttori di vini, di formaggi, di olio, di pasta, di sottaceti, di liquori che affollano i mercatini... ma insomma, non ci basta mai? Ma del resto che vado dicendo? Quale è il problema? Tutti possono stare dentro i supermercati, basta pagare i listings....
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