Maggio 2010
Un breve aggiornamento di quanto accaduto in questi ultimi mesi.
Lo
scorso dicembre abbiamo dovuto affrontare una questione un po'
antipatica. Qualcuno, che probabilmente navigava in rete a caccia di
immagini d'ispirazione, si è imbattuto nel nostro sito e ha pensato
di copiare il disegno della cupola di San Flaviano. Così una fredda
sera di dicembre, mentre camminavo lungo Corso Garibaldi, vengo
attratto da qualcosa di familiare che biancheggiava dalla vetrina di
un negozio. Era la locandina di una manifestazione folkloristica che
si sarebbe tenuta in quei giorni, ma la vera sorpresa era che avevano
utilizzato il disegno della cupola della nostra azienda! Sono ormai
svariati anni che sulle nostre etichette, sui cartoni, sugli
striscioni pubblicitari utilizziamo la cupola di San Flaviano e non
solo come marchio aziendale, ma come simbolo del vino stesso. A
chiunque me lo chieda ho sempre fatto osservare che la cupola è un
calice rovesciato da colmare di buon vino. Nella concezione
urbanistica rinascimentale la cattedrale ha una posizione centrale e
l'immagine della cupola spicca da qualsiasi punto la si guardi. Forse
è per questo che non riusciamo a separarcene. L'abbiamo portata
perfino in Cina! Ma come immagini non ci siamo mai sognati di copiare
quelle fatte dagli altri, abbiamo sempre utilizzato disegni
realizzati appositamente per noi da artisti locali. La prima versione
della cupola che abbiamo utilizzato sulle nostre etichette, quella
che compare qui a fianco, fu commissionata nientepopodimenoche allo
scultore giuliese Venanzo Crocetti. Un amico comune fece da
intermediario e il lavoro fu pagato con alcune bottiglie di vino.
Purtroppo il disegno originale venne realizzato in formato etichetta
e l'originale non si trova più. Ci restano solo delle vecchie
etichette con l'ovale all'interno del quale compare la cupola e se si
guarda bene c'è anche la firma dell'autore. Adesso immagino che dopo
questa mia rivelazione questa cupola me la copieranno anche di più.
Il secondo esemplare di cupola di San Flaviano, quella vittima
della copia, la realizzò per noi il pittore residente a Giulianova
Giuseppe Simionato.
In realtà l'artista realizzò per noi due
versioni con la cupola inscritta nell'ovale, ma a noi piacque più
questa, perchè insieme alla cupola si vede anche il mare, altro
grande amore giuliese, che forse rispetto alla visuale effettiva
appare troppo alto, ma non importa perchè un disegno deve
principalmente rendere l'idea e poi, a sentire certe previsioni sul
futuro, sembra che questo mare crescerà ... Questa immagine, che fu
pagata anche in quell'occasione con del vino, attualmente compare
sulle nostre etichette e sugli imballaggi.
C'è infine un'ultimo
disegno della cupola, che abbiamo utilizzato per le etichette della
serie "cupola rosso" e "cupola bianco", che è
stata realizzato per noi dall'artista giuliese Sandra Di Marcantonio,
in quel caso però non venne dato del vino in cambio. Anche in quella
occasione purtroppo l'originale venne realizzato in formato etichetta
e anch'esso è andato perduto negli archivi di qualche tipografia.
Qualche tempo dopo aver subito l'incauta appropriazione dell'immagine
mi sono recato all'ufficio marchi e brevetti della locale camera di
commercio per registrare la cupola di Simionato come marchio
aziendale, ma da un breve scambio di vedute con la simpatica
funzionaria camerale mi sono dissuaso del fatto che non valesse la
pena. Poichè, costo dell'operazione a parte, la registrazione di un
disegno come marchio evita che lo stesso possa essere utilizzato da
altri per gli stessi fini, ma se la finalità è diversa, quale era
il caso in cui ci eravamo imbattuti, e cioè pubblicizzare una
manifestazione culturale, allora non c'è tutela alcuna. Del resto
ciò che ritengo antipatico non è tanto il fatto che una
manifestazione culturale si sovrapponga al logo della nostra azienda,
cosa che al limite dato l'oggetto della manifestazione avremmo anche
tollerato, l'aspetto antipatico della faccenda è che qualcuno si sia
appropriato di un nostro lavoro senza nemmeno segnalarcelo. Ho
preferito allora spendere molto meno telefonando al presidente
dell'associazione che curava la manifestazione per indurlo a
riflettere sull'opportunità di quella sovrapposizione... e poi
l'hanno rimossa.
lunedì 1 ottobre 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento